B&B FALCONI

TOUR FERMO

Il palio dell'Assunta e le contrade

Ogni anno a Fermo, la sera della vigilia della Festa dell’Assunzione di Maria, si rievoca un antico corteo: La Cavalcata dell’Assunta.
La Cavalcata dell’Assunta era il Corteo processionale in cui i principali partecipanti sfilavano a cavallo che, al lume di torce e di candele – veniva perciò anche chiamata “Luminaria”- la sera del 14 agosto, vigilia della festa, partiva dalla Chiesa di Santa Lucia, nella parte occidentale della città, risaliva lungo il Corso, faceva sosta in Piazza Grande, fino a giungere alla Cattedrale per offrire i tradizionali ceri e doni alla Patrona Celeste.

Oggi, alle sei contrade ‘storiche’ della città di Fermo, se ne sono aggiunte altre quattro, dette ‘foranee’, cioè al di fuori delle mura del centro storico: Torre di Palme, Capodarco, Campiglione e Molini Girola.

 

 

IL DUOMO: CATTEDRALE di S. MARIA ASSUNTA in CIELO

La sua mole maestosa si eleva sul margine orientale del Girfalco, dove fu edificata in un'area che presenta un'interessante stratificazione di resti architettonici risalenti all'epoca romana e all'Alto Medioevo.

La cattedrale presenta uno stupefacente portale con arco a tutto sesto, sormontato da una cuspide attribuita a Nunzio Ucinelli che custodisce nella nicchia la statuina bronzea della Vergine Assunta in Cielo. Al di sopra del portale campeggia il rosone realizzato dallo scultore fermano Giacomo Palmieri nel 1348.

 

 

Le cisterne romane

Le cisterne romane di Fermo, dette anche piscine epuratorie, rappresentano un complesso archeologico di 2.200 metri quadri, unico nelle Marche. La loro costruzione, risalente al I sec. d.C. e attribuita a Cesare Ottaviano Augusto, portò alla realizzazione di un’eccezionale opera d’arte idraulica finalizzata all’approvvigionamento idrico della città e degli equipaggiamenti navali.

Questo grande serbatoio d’acqua potabile si articola in trenta sale voltate, di cui tre in funzione fino a pochi anni fa, realizzate con tecnica in opus caementicium e rivestimento impermeabile in opus signium. Sono ancora presenti i pozzetti di areazione, le tubature in piombo e i canali per la depurazione

 

 

   La sala del mappamondo

L’ambiente della Biblioteca Civica “Romolo Spezioli” accoglie la prestigiosa Sala del Mappamondo,così denominata per il Mappamondorealizzato nel 1713 dal cartografo Silvestro Amanzio Moroncelli, di circa due metri di diametro e di splendida fattura.

La maestosa sala, conserva il fondo più antico della Biblioteca, composto da circa 16.000 volumi, prevalentemente del XVI secolo, provenienti in gran parte dalle donazioni Romolo Spezioli, medico fermano di fiducia della Regina Cristina di Svezia.

 

 

TEATRO dell'Aquila

Salendo verso la Cattedrale, a metà di Via Mazzini, si trova lo splendido Teatro comunale “dell’Aquila”. Fu edificato su progetto dell'Architetto Cosimo Morelli di Imola (1729-1812) a partire dal 1780 in sostituzione di quello ligneo, andato perduto a causa di un incendio, che era posto nell'attuale Salone dei Ritratti nel Palazzo dei Priori.

Conta centoventiquattro palchi su cinque ordini a cornice della platea, per una capienza complessiva di circa 1.000 posti. Al centro splende il lampadario a 56 bracci in ferro dorato e foglie lignee, alimentato originariamente a carburo, ordinato a Parigi nel 1830.

 

 

Polo museale: Palazzo dei Priori

Edificato alla fine del Duecento, Palazzo dei Priori è il più antico palazzo della Città nato dall'aggregazione di edifici già esistenti, unificati da un'imponente facciata rinascimentale nel 1500. Quest'ultima è dotata di una duplice scalea sormontata da una loggetta con la statua bronzea di Sisto V, realizzata nel 1590 da Accursio Baldi.

Al suo interno, situata al primo piano, si trova la sezione picena del Museo Archeologico dove sono visibili i reperti fermani che testimoniano la civiltà preromana dei Piceni dal secolo IX al III secolo a.C. Al secondo piano è visitabile la Pinacoteca Civica.

 

 

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